Biblioteca Marciana
Anno: 2019
Committente: Soprintendenza per i BB.A.A. e PP. di Venezia
Incarico: Valutazione di sicurezza statica della struttura di copertura del salone Sansoviniano
Lavoro: –
Nel periodo fra febbraio e agosto 2020, è stato eseguito il rilievo geometrico della superficie intradossale del soffitto del salone e della corrispondente struttura portante visibile nel sottotetto con tecnica laser scanner integrata da misure dirette della geometria delle strutture e da rilievi critici dei dissesti.
La fase iniziale ha previsto l’analisi delle fonti storiche e della documentazione archivistica reperibile.
Questa fase ha permesso di scoprire che il progetto originario prevedeva la costruzione di una grande volta a botte in muratura e, per non lasciare a vista le catene di trattenuta delle spinte orizzontali, utilizzavano il sistema delle catene “a braga”: un sistema estradossale a scomparsa costituito da un tirante orizzontale, due verticali e due diagonali di ferro battuto. Questo sistema costruttivo era già stato utilizzato in altri contesti, ma con luci molto più modeste, ed anche nella costruzione del piano inferiore dell’edificio, per stabilizzare gli archi sopra al porticato, come ha rilevato un’indagine magnetometrica condotta nel 1989. Tuttavia, per una volta di queste dimensioni, il meccanismo non poteva funzionare: in presenza di spinte significative, infatti, le aste diagonali assorbono la componente orizzontale dell’azione ma la trasmettono all’asta orizzontale superiore che non è quindi sottoposta al solo sforzo assiale di trazione ma viene ad essere pressoinflessa. La poca rigidezza flessionale dell’asta sottile comporta una significativa inflessione e consente quindi spostamenti delle imposte della volta non compatibili con la rigidezza richiesta alle spalle per garantire la stabilità della struttura. Il crollo avviene per formazione delle cerniere in chiave ed alle imposte con spostamento verso l’esterno di una o di entrambe le imposte.
Dopo il crollo della volta avvenuto il 18 dicembre 1545 che portò all’incarcerazione del Sansovino stesso, la volta in muratura venne sostituita con un controsoffitto ligneo ad arco ribassato appeso alle travi della copertura e splendidamente decorato da illustri pittori quali: Schiavone, Veronese, Zelotti, Licinio, Salviati, Franco e De Mio.
L’incarico ha previsto di analizzare lo stato di conservazione della porzione di copertura sopra al salone sansoviniano costituita da 15 capriate semplici di interasse 135 cm circa e luce pari a 11 m ed in corrispondenza dell’angolo del fabbricato verso il campanile da una capriata ribassata sulla quale poggiano delle mezze capriate e sulla quale è stato impostato il cambio quota del raccordo con l’edificio delle Procuratie Nuove. Lungo tutto il perimetro sono presenti delle mensole di mattoni che sorreggono le reme sulle quali poggiano le teste delle catene. La volta di legno del soffitto decorato è appesa alle catene delle capriate tramite delle “picagne”.