Ponte Molin provvisorio a San Basilio

Anno: 2019

Committente: Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale

Incarico: Valutazione della sicurezza statica nello stato di fatto e progetto di una passerella provvisoria con rampe

Lavoro: Realizzazione di una passerella provvisoria con rampe

L’incarico, conferito dalla Direzione Tecnica dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, ha riguardato la valutazione della sicurezza statica del ponte.
È stata raccomandata la massima urgenza a seguito di alcune segnalazioni pervenute alla Committenza sulla presunta pericolosità della struttura richiedendo anche di individuare eventuali misure di limitazione al traffico che potessero garantire la continuazione dell’uso della struttura in sicurezza.
In data 19/7 sono quindi stati eseguiti alcuni saggi d’ispezione sulla struttura portante in legno; sono risultate completamente marcite le sezioni di mezzeria delle tre incavallature centrali e la centrale e quelle di estremità delle due esterne.
Il ponte, prima della demolizione, presentava struttura portante di legno, costituita da una serie di 5 incavallature composte da circa 15.5 m di luce netta; in tempi recenti sono state installate due rampe provvisorie posizionate sopra le gradonate che consentono il transito alle persone con ridotta mobilità.
A seguito delle condizioni di degrado del materiale, nel 2017 il ponte è stato oggetto di un intervento di presidio (sono stati inseriti quattro punti di appoggio nell’alveo del canale, due per lato, ai terzi della luce, ciascuno realizzato infiggendo una coppia di palancole Larssen L606 sulle teste delle quali, ad una quota poco più bassa dell’intradosso del ponte, sono state appoggiate due travi metalliche parallele alle sponde) che ne ha definitivamente modificato lo schema statico, probabilmente già compromesso a causa della marcescenza delle teste.
L’analisi strutturale del ponte nello stato di fatto ha rivelato che il comportamento ultimo della struttura, sebbene verificato con sollecitazioni ridotte grazie all’inserimento della struttura di presidio, e di un’ulteriore riduzione dei carichi, conseguente all’eventuale limitazione d’uso del ponte, non risulta sicuro poiché nessuna delle incavallature presenti è risultata in grado di sopportare efficacemente la sollecitazione di competenza.
Alla luce di ciò si è ritenuto necessario proporre la completa interdizione della viabilità pubblica sul ponte.
Sia le tensioni che la freccia massima in mezzeria sono risultate compatibili anche con le attuali prescrizioni della normativa.
È stato elaborato quindi un ulteriore modello di calcolo nel quale è stata assegnata una resistenza ridotta alle sezioni per le quali è stato rilevato un grave stato di ammaloramento del materiale.
In tale condizione il valore di tensione per le zone degradate aumenta fino a valori critici (considerando che è stata limitata la resistenza delle sole sezioni rilevate), presupponendo dunque di riscontrare valori di sollecitazione ancora più alti qualora si considerasse l’effettiva condizione delle strutture.
La precedente struttura in legno, presidiata da elementi in tubo giunto di rinforzo del parapetto e da analoghe passerelle di camminamento, è stata demolita e sostituita da una struttura in carpenteria metallica (a superamento del canale) con rampe di accesso e attraversamento in tubo-giunto.