Le due corti scoperte che si trovano al centro del complesso costituito da Cà Foscari e Cà Giustinian, denominate cavedio Foscari e cavedio Giustinian, hanno pianta rettangolare e sono poste una accanto all’altra, separate da un alto muro che divideva le due antiche proprietà.
I lavori di restauro del complesso, eseguiti negli anni 2000, hanno concentrato attorno ai due cavedi tutti gli spazi di collegamento verticale, rendendo i cavedi inutilizzati per la mancanza di un collegamento con le funzioni che si svolgono all’interno dell’edificio.
La richiesta proveniente dall’Università di Cà Foscari è stata quella di poter dare ai propri dipendenti, che ogni giorno lavorano all’interno della sede storica, degli spazi di relazione e riposo, che consentano loro di fruire delle pause di lavoro senza allontanarsi dall’edificio.
Si è quindi pensato di espandere alcuni degli spazi interni verso l’esterno, in modo da ricomprendere i cavedi nel sistema circolatorio dell’edificio. Questa operazione, che prevede una copertura vetrata su entrambi i cavedi e due solai intermedi nel solo cavedio Foscari, rispetta al massimo la materia storica dell’edificio esistente in quanto le sole strutture di copertura si inseriscono nella muratura perimetrale, mentre i solai sono semplicemente appesi alla copertura stessa mediante tiranti.
Le passerelle creano un collegamento diretto fra due parti antistanti dell’edificio ed hanno anche una funzione
strutturale aggiuntiva: impediscono infatti il ribaltamento del muro divisorio fra i due cavedi in caso di sisma, criticità strutturale emersa durante i rilievi propedeutici al progetto che si è pensato di risolvere con l’occasione dell’intervento.